Il tetano si contrae dalla ruggine? Diciamo pure di nì: ovvero una falsa credenza basata su un sillogismo decisamente affrettato.
Il tetano si contrae dal clostridium tetani, o bacillo di Nicolaier, batterio gram-positivo che produce la tetanospasmina, una tossina responsabile dei sintomi della malattia e degli spasmi muscolari che conducono, senza cure, alla morte.
Il clostridum tetani è un batterio anaerobico che dimora nell’intestino umano e animale e viene espulso con le feci in spore assai robuste e durature che contaminano terriccio e sporco.
Il tetano si contrae dalla ruggine, ma è davvero così?
A questo punto entra in scena il metallo arrugginito. E le spine delle rose. E dei cespugli. Ed ogni potenziale sorgente in campagna di sporcizia e ferite.
Va da sé che nella vita di un essere umano in salute diventa impossibile non venire a contatto con le spore del tetano: anche contando che non è la ruggine la causa del tetano stesso, possiamo considerare del filo spinato arrugginito, un cespuglio cosparso di terriccio “arricchito” dagli inevitabili escrementi animati o ogni sorgente di sporcizia un oggetto malsicuro e latore di infezioni, non solo da tetano.
La vaccinazione diventa quindi essenziale per evitare i gravissimi esiti della malattia, che conduce altrimenti alla morte mediante dolorosi spasmi muscolari che colpiscono respirazione, deglutizione e cuore.