“La mamma entra in classe e strappa la bandiera arcobaleno”, questo il titolo di uno spezzone virale di un minuto.
La suddetta madre accusa un’insegnante stereotipicamente anziana e con chignon di essere la causa del cattivo profitto scolastico del figlio perché anziché insegnare storia e geografia insegna “cose LGBTQ” e gettata la bandiera nel cestino la incita a smettere di parlare di temi legati alla sessualità e tornare a parlare della sua materia perché “lei paga le tasse”.
Ovviamente si tratta di una farsa girata ad hoc, una finzione narrativa.
Mamma entra in classe e strappa la bandiera arcobaleno, ma era una farsa
Si tratta infatti di un video tratto da una serie di video comici dell’artista Jibrizy, dedicati a “far discutere sui temi del momento”.
Il video della madre rissosa fa infatti il paio con un simile video in cui una presenza androgina attacca briga con uno steward in aereo insolitamente muscoloso perché dapprima lo accusa di averla identificata col genere sbagliato (lei si identifica come uomo, lui la definisce donna) e poi lo steward con una vendetta alquanto furbetta decide che siccome sui documenti di volo risulta la presenza di una donna e la persona di fronte a lui si identifica come uomo la farà cacciare in quanto non è possibile provare a suo dire la titolarità del biglietto.
Ovviamente parliamo di scenette su temi caldi polarizzate in modo da essere virali: gli attori pagati interpretano personaggi odiosi che sostengono posizioni assurde quanto insostenibili il cui scopo è polarizzare ulteriormente i social.
Essendo entrambe le parti della “gag” esasperate e pronte alla rissa i commentatori prenderanno inevitabilmente le parti dell’uno o dell’altro, litigando tra loro viralizzando il commento.
Questo spiega perché in alcune ricondivisioni appaiono gruppi Telegram e simili: la viralità del video così si trasmette a chi la ricarica e condivide.
Conclusione
Il video della madre che strappa la bandiera arcobaleno è una clickbait, un video creato ad arte per likes e visualizzazioni.