È morta Michela Murgia a 51 anni: scrittrice, attivista

Alla fine la malattia che la stessa scrittrice aveva annunciato, quel tumore al quarto stadio che difficilmente le avrebbe dato scampo ha reclamato la vita di Michela Murgia. La vita ha a volte una particolare attenzione alle coincidenze che per molti potrebbe suonare come un presagio, per molti come un’offesa, e la scrittrice è morta nella notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti, brevi scie di luce nel cielo che agli occhi del mondo bruciano con intensità.

Nata in provincia di Oristano nel 1972 aveva fatto studi teologici e diversi lavori prima di approdare al mondo della scrittura, passione che non l’avrebbe mai abbandonata.

È morta Michela Murgia a 51 anni: scrittrice, attivista

Si potrebbe obiettare forse un suo esordio tardivo nel mondo della scrittura rispetto ad altri, col primo romanzo Il mondo deve sapere, pubblicato nel 2006, parzialmente autobiografico, nel senso di basato sulla biografia di una televenditrice (lavoro tra i molti anticipati).

Ma la storia è piena di persone arrivate alla fama più tardi rispetto ad altri (pensate ad Harrison Ford, lanciato nello stardom alla stessa età ed Alan Rickman, il Severus Piton televisivo che ottenne il suo primo ruolo di peso in Die Hard a 42 anni) e che hanno compensato ampiamente con un’eccellente ricezione nel pubblico e una forte dose di bravura.

Di lì in poi una lunga serie di romanzi, come Acabadora, dedicato alla mitologica figura della donna che, in Sardegna, si dice praticasse l’eutanasia ai moribondi, il saggio Ave Mary sul rapporto tra religione e femminismo, e un costante impegno politico.

Impegno sostenuto da diverse battaglie anche social, mezzo del quale, non senza qualche polemica, tra le prime intuì il peso e la rilevanza del dibattito politico attuale.

Recentemente l’annuncio della sua malattia, troppo avanzata per essere curabile e l’impegno a passare il più tempo possibile con le persone care.

Unanime il cordoglio dinanzi alla dipartita.

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