Dalla Nigeria al Brasile: 14 giorni nell’Atlantico, nascosti sul timone. Questo titolo echeggia la storia del Libro Cuore “Dagli Appennini alle Ande”, e di poco ci siamo lontani anche se la storia è assolutamente, pazzescamente e assurdamente vera.
Quattro uomini nigeriani sono stati ritrovati nel porto di Vitória, in Brasile dopo un avventuroso viaggio di 14 giorni. E qui diventa tutto assurdo e pieno di disperazione umana.
Dalla Nigeria al Brasile: migranti 14 giorni nell’Atlantico, nascosti sul timone
I quattro hanno deciso di fuggire motivati dalle difficoltà economiche e dalle instabilità politiche di una nazione dove attacchi armati e brutalità diffuse sono ormai endemici.
Uno di loro, coltivatore di arachidi e palme da olio, aveva recentemente visto le sue coltivazioni distrutte dagli effetti del clima avverso, un altro ha deciso che piuttosto che vivere senza diritti qualsiasi altro posto sarebbe andato bene.
I quattro si sono dunque ritrovati davanti ad un cargo battente bandiera liberiana (e qui le suggestioni letterarie e cinematografiche si incrociano per orribile scherzo del destino), la nave cargo “Ken Wave”, nel momento in cui scriviamo diretta a Gibilterra dal Brasile, senza sapere esattamente dove sarebbero finiti.
Il che ha aggiunto la potenziale tragedia al problema: avendo calcolato le loro risorse per un viaggio in Europa, dopo dieci dei quattordici giorni di viaggio si sono ritrovati privi di cibo ed acqua.
Nascosti all’equipaggio, i quattro si erano legati ad un piccolo spazio per la manutenzione posto sopra il timone, luogo in cui anche solo assopirsi era pericoloso.
Arrivati in Brasile, due di loro hanno chiesto di poter restare, chiedendo asilo politico nel paese Sudamericano.
Non è il primo viaggio transoceanico della speranza: con le stesse identiche modalità tre migranti erano arrivati alle Canarie dopo 11 giorni di viaggio.