Il “numero decessi per malore improvviso” che non proviene da ISTAT

Ci segnalano i nostri contatti una condivisione riportante un numero abnorme di “decessi per malore improvviso” che secondo “ISTAT e ISS” (come vedremo, le virgolette sono un obbligo) sarebbero apparsi nel 2022 e che alcune condivisioni vorrebbero legato alla vaccinazione COVID19.

Statistiche che già ictu oculi impattano su una serie di problemi: ad esempio il fatto che l’ultimo report aggiornato sulle cause di morte secondo ISTAT è stato pubblicato a Maggio del 2023  e relativamente alle cause riscontrate nell’anno 2020.

E in esse non esiste la categoria “malore improvviso”, come le simili “morti nel sonno” e affini, categorie spesso apparse in condivisioni simili.

E non è l’unica anomalia riscontrata.

Il “numero decessi per malore improvviso” che *non* proviene da ISTAT

Una delle prime condivisioni infatti sembra essere un messaggio Twitter ora rimosso, di cui abbiamo le risposte di ISTAT e ISS.

Risposte che vi riportiamo di seguito:

Questi dati non sono fonte #Istat. Le uniche ed attendibili informazioni su dati mortalità sono disponibili qui:  https://istat.it/it/archivio/240401
No #Fakenews solo #accountverificati #IstatperilPaese

E per ISS

Non sono neanche fonte #Iss , che usa nei propri studi i dati di mortalità generale raccolti da #istat

Il solo fatto di parlare di “ISTAT e ISS” denuncia infatti la qualità artefatta del contenuto. Statistiche ISS, “parallele” a quelle ISTAT non esistono, dato che l’Istituto Superiore di Sanità si appoggia, come tutti gli enti Italiani, all’Ente di Statistica Italiano (ISTAT).

Dalla tabella dei decessi totali del 2022 si evince inoltre un totale di 713.499.

I presunti decessi per “malore improvviso” riportati nella condivisione risultano essere superiore ai decessi totali in Italia per ogni causa registrata.

Dato francamente dirimente ancor prima delle risposte degli enti indicati.

Conclusione

La statistica relativa ai “decessi per malore improvviso” in Italia sottopostaci contiene dati erronei, smentiti da ISTAT e ISS.

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