I novax hanno un nuovo feticcio: il complotto svelato dall'”ex CEO Pfizer per farci ammalare tutti”. Ovviamente nessuna delle frasi in questo predicato corrisponde alla verità.
Parliamo infatti di Mike Yeardon, definito figura chiave del movimento novax dal Times per le sue numerose esternazioni al riguardo, e dagli stessi novax definito come un “antivax hero”, “Eroe della categoria”.
Persona che non è mai stata “CEO di Pfizer” (bensì di Ziarco), ma capo della ricerca di una divisione sulla ricerca delle allergie: va detto con buoni risultati. Ma che assolutamente non provano niente se non lo sviato principio di autorità su cui i novax si basano.
Il complotto scoperto dall'”ex CEO Pfizer per farci ammalare” non svela assolutamente niente
L’intero antivaccinismo militante si basa non su dati e fatti, ma sullo stringersi modo di falange militare intorno all'”antivax hero” di turno, accetando come oro colato le frasi di un personaggi famoso con principio di autorità e rabbiosamente trasformare ogni discussione in un assurdo plebisicito sulla figura di un terzo.
Da Yeardon a Montaigner passando per tutta una serie di personaggi legati all’allucinazione collettiva di “Norimberga 2”, una sorta di perversa fantasia di potere quasi messianica (ovviamente finita in nulla) in cui queste figure diventate loro malgrado mitiche e leggendarie, come moderni semidei, avrebbero condannato a morte tutti i vaccinisti e vaccinati della terra, l’intero movimento Novax si poggia sull’ipse dixit, o Fallacia di autorità.
Una fallacia argomentativa riassumibile in una totale inversione dell’onere della prova posta in tal guisa
“Tizio importante afferma che ho ragione io. Come osi darmi torto? Qualsiasi prova porterai in questa dicussione è una grave offesa alla gloria e l’importanza di Tizio importante, che è più importante, ricco e famoso di te. Tizio importante ha sempre ragione anche quando ha torto e tu hai sempre torto anche quando hai ragione, perché sei dai torto ad un VIP offendi la sua fama”.
In realtà la storia di personaggi famosi e periti in materia che incorrono in gravissimi errori di metodo e tecnica è il motivo per cui il metodo scientifico aborre tale fallacia.
Ricorderete tutti Duesberg, premio Nobel che dichiarò pubblicamente che l’HIV non esiste, o meglio è un povero virus innocuo e privo di effetti che per puro caso si trova nei malati di AIDS, malattia generata dal sesso omosessuale disordinato e da cose random come allergie allo smegma.
O ricorderete tutti l’intera bagarre sui “vaccini che causano Autismo” sposata da questo e quel famoso.
Il “novax hero” Yeardon ha abbracciato tutte le teorie del complotto pandemiche che abbiamo visto. Da quella secondo cui i vaccini avrebbero ucciso tuttii i vaccinati in due anni, a quella secondo cui avrebbe reso sterili tutte le donne vaccinate aprendo quindi la via ad una nuova razza di novax iperfertili.
Le previsioni infondate
Inutile dire che ogni singola predizione di Yeardon si è dimostrata scorretta. Le presunte “morti dopo due anni” non si sono mai verificate. Non ci sono eccessi di mortalità correlati al vaccino e pur di mantenere in vita questa assurda predizione i novax in Rete si sono umiliati fino a compilare “elenchi di morti da vaccino” comprendenti Shinzo Abe, politico giapponese morto durante un attentato, Jason David Frank e atleta, attore morto suicida dopo complesse vicende familiari e persino personaggi chiaramente immaginari come Brian Griffin, il cane a cartoni animati della serie La famiglia Griffin.
Anche il mito della “fertilità distutta” si è dimostrato altrettanto infondato: i novax si sono spinti ad aprire servizi di donazione sperma novax e servizi di incontri e appuntamenti per soli non vaccinati, ma ovviamente con scarno successo.
Ogni singola volta che una bufala ha ostentato “documenti segreti che provano il complotto Pfizer”, la bufala si è dimostrata tale in pochissimo tempo.
Conclusione
Le “dichiarzioni di Yeardon” sono sostanzialmente una versione raffinata e basata sull’argomento di autorità della bufala degli “hacker che scoprono documenti segreti”, che segreti non erano.
Una persona che ha lavorato per Pfizer, ma senza essere CEO, ad un certo punto comincia a fare affermazioni poi rivelatesi non comprovate dai fatti ed altre persone riprendono quelle affermazioni trasformandole in un assurdo e non meno infondato plebiscito sull’onore e la reputazione della prima persona, erigendolo a proprio eroe personale e rifiutando ogni singola verifica delle affermazioni dette.