Ci segnalano i nostri contatti il ritorno della vecchia bufala degli aborti per fare vaccini, pubblicata su un post X con contorno di immagini sanguinolente e busti di persone che esplicherebbero la teoria.
Teoria che si dimostra una narrazione falsa e infondata di cui ci siamo già occupati peraltro in passato. Una falsa narrazione che ha avuto negli anni diverse varianti, e tutte inesatte.
No, nessuno raccoglie aborti per fare i vaccini
La prima versione si nutriva della storia del tutto inventata di una presunta “madre che partorisce due volte l’anno” (cosa biologicamente impossibile) pronta a confessare il sordido segreto ai novax allo scopo di indurre timore e raccapriccio verso gli odiati vaccini.
La seconda parlava di “feti squartati per ottenere le cellule”.
In realtà nessuna di queste storie è vera e realistica.
Le linee di cellule usate per la coltivazione non sono prese da aborti.
Ci sono alcune linee cellulari prelevate, e non tutte da aborti, in un passato ormai lontano.
Ad esempio, la ricerca vaccinale sulla Polio trasse enorme giovamento dalle cellule HeLa, una linea di cellule presa dalla biopsia di una donna morta di cancro alla cervice nel 1951 e tutt’ora usate in laboratorio.
Alcuni vaccini vengono ricavati similarmente da linee cellulari ottenute da aborti in tempi ben determinati, come la linea WI-38, ottenuta ormai cinquanta anni fa e gestita con le massime cautele dato il suo valore incalcolabile nella ricerca di vaccini storicamente utili.
Le linee cellulari usate nella creazione di alcuni vaccini, sono semplicemente ottenute coltivando cellule ottenute da aborti precedenti, e non vi è alcun bisogno di provocarne di nuovi.
L’intera falsa narrazione dei novax si basa su un colossale fraintendimento sul concetto di linea cellulare che ABCNews ci spiega essere:
“Le cellule originali sono state ottenute più di 50 anni fa e sono state mantenute sotto stretto controllo federale da parte della American Type Culture Collection, secondo Merck. “Queste linee cellulari sono state rimosse da più di tre generazioni dalla loro origine, e non abbiamo usato alcun nuovo tessuto per produrre i vaccini,” la società farmaceutica ha aggiunto nella sua dichiarazione. Dire che i vaccini contengono una notevole quantità di tessuto fetale umano, come alcuni obiettori ai vaccini sostengono, è fuorviante, ha sottolineato il dottor Paul Offit, il direttore del centro di educazione vaccino presso l’Ospedale dei Bambini di Philadelphia. “Ci sono forse nanogrammi di frammenti di DNA ancora presenti nel vaccino, forse miliardesimi di grammo,” ha detto.”
Cosa da cui appuriamo tre elementi:
- Non esistono “fabbriche dell’aborto” che producono feti umani per i vaccini, ci sono linee cellulari che derivano da aborti spontanei che indotti volontariamente (senza costrizioni dei Poteri Forti) in tempi ultradecennali usate per la ricerca biomedica, tra cui i vaccini;
- Tali linee cellulari sono “tessuto di coltura” e non possono trasmettere il loro DNA al vaccino;
- Gli unici a diffondere tale fake news sono le comunità di “obiettori al vaccino”: per gli amici, i novax.
Possiamo quindi affrontare un punto extra.
Non c’è niente di illegale o “satanico” in esso
I commenti reiterano le accuse di satanismo tanto care al complottismo militante.
Ci sono stati nella storia casi di aborti volontari? Ovviamente.
Questo comporta pratiche illegali o immorali?
Ricorriamo ad un ente che, storicamente, dovrebbe essere contrario all’aborto ma in questo caso ha fatto un lavoro migliore di molti complottisti: La Chiesa Cattolica Romana (o meglio l’Accademia Pontificia), che ha pubblicato l’anno scorso un paper in bioetica sull’argomento.
E nessuna ottenuta da aborti effettuati in questo secolo.
La citata WI-38, linea derivata da un feto abortito da una famiglia che aveva abortito per gravi problemi economici ed un numero esuberante di figli nel 1964 ed MRC-5, derivato da un aborto per “ragioni psichiatriche” nel 1966.
E questo è quanto. Le IVG accadono.
E l’uso delle linee cellulari è stato, per quanto la Chiesa rimane contraria all’IVG nella maggioranza dei casi, considerato legittimo nella contingenza attuale per evitare rischi ai propri figli e, specificamente, all’intera popolazione, comprese le donne incinte.
Quindi sappiamo che esistono linee cellulari. Sappiamo che provengono da biopsie (HeLa), aborti spontanei e aborti volontari (WI-38 e MRC-5).
Sappiamo che provengono da decadi lontane del tempo, e sappiamo ora che le linee cellulari esistono.
Che facciamo?
Possiamo usare i vaccini da esse derivate e provati sicuri dalla scienza medica, in modo da salvare altri bambini o evitare un numero incalcolabile di aborti spontanei (pensate all’incremento di aborti e malformazioni tra le donne malate di Rosolia), discutendo del problema etico per il futuro, di volta in volta che servirà (se servirà) prelevare nuove linee cellulari da aborti o biopsie.
In ogni caso va sottolineato che mai, mai nella storia si è cagionato un aborto per lo scopo espresso di ottenere una linea cellulare.
Oppure possiamo lanciarci in una sterile crociata antivaccinista e cagionare la morte di un numero incalcolabile di bambini.
Se persino chi per scelta è contrario all’aborto ha dichiarato la necessità, la sicurezza e l’estraneità dei vaccini all’aumento del numero di aborti, perché dovreste farlo voi?