Perché ci tocca pure spiegarvi che attaccare lame di rasoio ad una macchina è una pessima, pessima idea…

Ci segnalano i nostri contatti una condivisione non virale, ipervirale, con commenti da tregenda che invita ad attaccare lamette di rasoio sotto gli stemmi delle automobili sperando che un ladro si tranci le dita.

Tutti i commenti dei giustizieri che spergiurano che se non l’hanno già fatto lo faranno presto, e qualche “anima pietosa” che consiglia all’evidente autore di un post troll di non farlo non per carità ma perché “poi il ladro ti denuncia”.

Perché ci tocca pure spiegarvi che attaccare lame di rasoio ad una macchina è una pessima, pessima idea…
Perché ci tocca pure spiegarvi che attaccare lame di rasoio ad una macchina è una pessima, pessima idea…

Perché è quello che succede: si tratta di un offendicula, illegale perché sproporzionato rispetto al danno patito.

Perché ci tocca pure spiegarvi che attaccare lame di rasoio ad una macchina è una pessima, pessima idea…

La costante giurisprudenza della Corte di Cassazione (n.5141 del 4 aprile 1990) ha chiarito le condizioni di applicabilità del diritto di proprietà.

Il riferimento è all’art. articolo 51 del Codice Penale che stabilisce che l’esercizio di un diritto (quindi anche il diritto di proprietà) esclude la punibilità, ma questo non potrà accadere senza limite alcuno.

Gli offendicula dovranno essere proporzionati all’offesa, ben visibili e con funzione di deterrente e privi di eccessiva attitudine a ledere, ovvero incapaci di cagionare gravissime lesioni.

Un esempio di offendicula diffuso sono i cocci di bottiglia in cima ad un muretto: essi sono visibile deterrente al furto ed all’intrusione.

Ma ad esempio non potrai mettere in casa un fossato con pali appuntiti o delle torrette nascoste che sparino addosso a chi entri nella proprietà.

Puoi ad esempio mettere un catenaccio alla bici, non delle lamette di rasoio sotto il sellino che squarcino i genitali di chi vi si siede.

L’offesa deve essere proporzionata al potenziale crimine.

Pensate inoltre al caso di un ragazzino curioso che decida di toccare il “prezioso stemma” (personalmente ne ho sostituito uno per nove euro). Le lamette di rasoio sono tra gli oggetti più affilati noti, e rischierebbe gravi e permanenti lesioni alle mani. Idem se per avventura ci fosse un ipotetico ladro.

Vi trovereste voi condannati ad un cospicuo risarcimento danni, in sede penale per lesioni dolose gravissime e in sede civile ad un risarcimento parametrato ad una forte invalidità cagionata.

Perché, ovviamente, solo nelle “Mille e una Notte” si prevede il taglio delle mani o delle dita per i ladri e i vandali, e non solo non potete farvi giustizia da voi, ma sopratutto in modo eccessivo al potenziale pregiudizio patito.