“Se Dio ha creato tutto ciò che esiste, ed esiste il male, allora Dio ha creato il male?”, questa frase attribuita ad un dialogo tra Albert Einstein e un suo professore su Dio circola sui social da almeno 20 anni e in varie lingue. Lo dimostra un articolo pubblicato dai colleghi statunitensi di Snopes nel 2004. Come ogni falsa attribuzione, il virgolettato si rigenera ciclicamente e trova terreno fertile sulle bacheche social dei vari Paesi. A ciò l’Italia non è esente, come dimostrano alcuni post comparsi su X e Facebook.
Quella frase di Einstein su Dio
“Se Dio ha creato tutto ciò che esiste, ed esiste il male, allora Dio ha creato il male?”. Questa domanda è attribuita ad un professore di Albert Einstein., al quale il futuro premio Nobel avrebbe risposto sostenendo l’esistenza di Dio. Troviamo l’intera storia in questo articolo.
Si tratta di un aneddoto certamente suggestivo, ma privo di ogni fondamento. Secondo la narrazione, il professore ateo avrebbe interrogato gli studenti sull’esistenza di Dio, al che il piccolo Einstein avrebbe risposto:
Il male non esiste, Signore, o perlomeno non esiste di per sé; il male è semplicemente l’assenza di Dio. Come per il freddo o il buio, è una parola che l’uomo ha inventato per descrivere l’assenza di Dio. Dio non ha creato il male. Il male è il risultato di ciò che accade quando l’uomo non ha l’amore di Dio nella sua vita. È come il freddo che si sente quando manca il calore, o il buio che si percepisce quando non c’è luce.
Un’attribuzione inventata
Nel 1929 Albert Einsten dichiarò, in una nota inviata al rabbino Herbert S. Goldstein, di “credere nel Dio di Spinoza”, in riferimento al filosofo il cui pensiero è descritto in questo testo. Che significa? Per meglio comprendere il rapporto tra Albert Einstein e Dio dobbiamo fare un salto in avanti nel tempo fino alla lettera che il fisico scrisse a Morton Berkowitz in cui si definiva agnostico.
“Agnostico”, si sa, non è affatto sinonimo di ateo, e infatti il biografo Walter Isaacson nel libro Einstein: la sua vita e l’universo precisò che il premio Nobel non si riconosceva come ateo. Infine, in una lettera che Einstein scrisse nel 1954 al filosofo Erik Gutkind, si espresse su Dio con queste parole:
La parola Dio per me non è altro che l’espressione e il prodotto della debolezza umana, e la Bibbia una collezione di leggende giuste, ma ancora primitive, che ciò nondimeno sono abbastanza puerili. Nessuna interpretazione, di nessun genere, può cambiare questo (per me).
Il pensiero di Einstein su Dio espresso nel lungo racconto riportato sui social in cui si narra del suo dialogo con un professore di filosofia ai tempi della scuola, quindi, è pura invenzione.