Akhenaton era un alieno? No, semplicemente bisogna conoscere la storia prima di parlarne

Ci segnalano i nostri contatti un post a sfondo mistico-ufologico per cui Akhenaton era un alieno, assieme a sua moglie Nefertiti. La prova? Le raffigurazioni artistiche dell’epoca che vedono crani allungati e labbra carnose associate tradizionalmente dall’ufologia spiccia a varie entità aliene.

Akhenaton era un alieno? No, semplicemente bisogna conoscere la storia prima di parlarne
Akhenaton era un alieno? No, semplicemente bisogna conoscere la storia prima di parlarne

Ovviamente sarebbe come dichiarare che il nostro vicino di casa è un marziano basandosi sui disegni del figlio che raffigura la sua famiglia come bizzarre figure di stecchi (e come vedrete, una Nefertiti-slop fatta con l’AI): si ignora l’intero filone artistico dell’Arte Amarniana.

Akhenaton era un alieno? No, semplicemente bisogna conoscere la storia prima di parlarne

La pagina Antico Egitto A&N ha già fatto un prezioso lavoro di divulgazione che vi preghiamo di leggere, dal quale apprendiamo che i post “ufologici” cominciano già malissimo facendo un miscuglione di date e, nel tentativo di rendere Akhenaton ancora più alieno e misterioso, retrodatarlo di 1900 anni promuovendolo a “predinastico”.

A parte lo sfondone osceno nelle date, che passano dal corretto 1375 a.C. al 3100 a.C., gli autori dei post non tengono conto dell’Arte Amarniana, ovvero di Amarna, tipica del periodo del Faraone.

Definita dalla Treccani come

“L’eleganza sobria che contraddistingueva le raffigurazioni dei faraoni precedenti non esiste più, sostituita da una forte caratterizzazione e da un manierismo che tende quasi al grottesco. I corpi dei personaggi non sono più assiali, i lunghi colli tendono all’avanti, gli zigomi e i menti sono aguzzi e sporgenti, le labbra carnose, gli occhi a mandorla, gli arti sottili e gli abiti svolazzanti”

L’Arte Amarniana è un’arte che nasce con una tensione inedita al realismo, ma diventa anche essa grottesca e simbolica: Akhenaton diventa un’entità androgina raffigurazine di una essenza divina calata in terra, coerente col suo tentativo (fallito), di spingere il culto del dio solare Amon in Egitto sostituendo il politeismo al culto monolatrico.

Esempio di Arte Amarniana che fonde il Faraone al Dio
Esempio di Arte Amarniana che fonde il Faraone al Dio

Nelle raffigurazioni simboliche Akhenaton assume quindi tratti divini ed androgini tipici del dio che cerca di “rivendere e rappresentare”, come anche la sua sposa: contemporaneamente, l’arte Amarniana mostra i due sposi in momenti di vita familiare, con la figlia Nefertiti e in momenti innocenti e gioiosi ma anche come androgini dalla fronte alta e coronata.

Fronte alta che aiutava anche a visualizzare in prospettiva, ponendo le statue in alto, le figure in modo che la deformazione di chi guarda dal basso verso l’altro fosse automaticamente corretta.

Come ricorda la citata Treccani, che si rifà ai testi di Umberto Eco, tali fattezze avevano dato la stura in passato a teorie poco probabili legate a castrazini e deformità genetiche, evolute nella teoria del complotto dei Faraoni Alieni.

In realtà si tratta di una corrente artistica realistica sì, ma insieme stilizzata e tesa a trasfigurare la coppia Akhenaton/Nefertiti in due emissari androgini del dio solare.

Il mistero è risolto.