Spiacente amici: dovete davvero pulire la moka. Infatti, non funziona come con le padelle in ghisa e acciaio, che andrebbero “stagionate” con olio.
Un “mito degli anziani” secondo cui se stagionare con dell’olio le padelle in ghisa e acciaio le protegge dall’ossidazione, “stagionare” la moka continuando ad usarla senza lavarla arricchirà il caffè di nuovi aromi. Basta semplicemente sciacquarla di tanto in tanto.
Niente di più sbagliato.
Spiacente amici: dovete davvero pulire la moka (ma vi insegniamo come)
Non esiste una “stagionatura al caffè”: la moka va pulita. Coi detergenti appositi, ovviamente, detergenti neutri e poco aggressivi: possibilmente un buon detergente diluito a sufficienza e sciaquando la moka con cura.
Le tracce di caffè rimaste non proteggono e non danno sapore. Irrancidiscono e basta: immaginate decidere di non voler lavare la vostra friggitrice per conservare il sapore di anni di patatine e fritture varie in ogni preparazione.
Dopo un po’ di tempo qualsiasi cosa uscirà da quella friggitrice puzzerà di rancido, come il vostro caffé.
Bisognerà inoltre evitare di usare acqua ricca di calcare, sia per la vostra salute che per preservare la caffettiera intatta. Alcune pagine e consigli “degli anziani” suggeriscono di usare abbondante limone e aceto per sgrassare e togliere il calcare: ma il rischio di danneggiare la superficie della moka con l’andar del tempo è evidente.
Una caffettiera va quindi lavata con cura, asciugata con cura e ben riposta. Periodicamente le guarnizioni in gomma andranno cambiate: esse semplicemente perdono elasticità e accumulano sporco, non sono eterne.
Facendo questo, conserverete una caffettiera funzionante, esteticamente gradevole e in grado di fornire caffé come il primo giorno.
E il primo giorno non era certamente sporca di morchia e caffé avanzato.
Non fareste mai un caffé di filtri usati, non vedo perché dovreste volontariamente usare una caffettiera mezza sporca e ripiena di calcare e sudicio.