Il falso colpo di scena del politico Ucraino che vende armi ad Hamas

Ci segnalano i nostri contatti un presunto post Facebook che raffigurerebbe un politico Ucraino che vende armi ad Hamas. Ovviamente la “fonte” è una foto del politico e negoziatore David Arakhamia con delle goffe didascalie.

Il falso colpo di scena del politico Ucraino che vende armi ad Hamas

Il falso colpo di scena del politico Ucraino che vende armi ad Hamas

Abbiamo già visto ormai troppe volte questo sistema: si tratta della c.d. “operazione Doppelganger”, ovvero falsi contenuti con loghi di emittenti e giornali locali (cosa avvenuta quiqui e qui ad esempio) diffusi sui social in vari modi.

Il falso colpo di scena del politico Ucraino che vende armi ad Hamas

La screen proviene infatti da un falso video, denunciato da BBC stessa come falso, diffuso su X.

La meccanica della corrente Operazione Doppelganger è sempre la stessa: falsi account, perlopiù con nomi russi o mediorientali (indizio come abbiamo visto della provenienza filorussa dell’operazione) spammano (ovvero diffondono con biasimevole petulanza) nelle risposte ad agenzie di stampa e servizi di fact checking indipendente (siamo anche noi stati “visitati” da simili ingrati ospiti, ne banniamo ormai due ogni giorno) con sgrammaticati commenti inglesi traducibili come

“Ho visto questa notizia di cui non parla il Mainstream, vuoi fare il fact checking per vedere se questa notizia è vera?”

Ovviamente l’interesse del nostro troll non è scoprire la verità, ma sperare che qualcuno pro-Russia o pro-Hamas capiti nella nostra bacheca, legga “la notizia che nessuno cielo dikeno” (cit) e che il fact checking “non vuole verificare perché lo paka la kasta” e la riporti pari pari sulle sue bacheche, dalla quale poi sarà ripresa dalle c.d. “Fonti Russe” per legittimare alla popolazione locale l’esistenza di “notizie occidentali”.

Si tratta di un meccanismo ben rodato e nel quale ormai cadono solo gli utenti più disinformati.

Conclusione

La screenshot del politico Ucraino che vende armi ad Hamas proviene da un falso video, composto nella campagna di disinformazione filorussa.

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