Qualcuno ha tracciato sul muro della SS Trinità di Potenza la scritta “Assassini”, con un tratto allungato per diversi metri dopo l’ultima lettera. All’interno della chiesa, nel sottotetto, il 17 marzo 2010 era stato rinvenuto il corpo di Elisa Claps, la 16enne potentina scomparsa il 12 settembre 1993 e quello stesso giorno uccisa da Danilo Restivo.
L’associazione Libera ha condannato l’atto vandalico con una nota diffusa sui social, e sulla vicenda si è pronunciato anche don Marcello Cozzi.
La scritta “assassini” sul muro della SS Trinità a Potenza
La notizia è stata pubblicata dall’Ansa domenica 3 dicembre 2023. Per il momento la mano che ha tracciato la scritta “assassini“ sul muro della chiesa è ancora ignota.
La riapertura del culto, il 24 agosto 2023, ha suscitato polemiche specialmente da parte della famiglia di Elisa Claps, che più volte ha fatto richiesta che il complesso religioso venisse convertito in un centro antiviolenza intitolato alla congiunta uccisa nel 1993 da Danilo Restivo.
Il 5 novembre l’associazione Libera ha tenuto un sit-in proprio di fronte alla Santissima Trinità per protestare contro la riapertura al culto, e la manifestazione ha suscitato non poche polemiche e accuse da parte dell’arcidiocesi.
Per approfondire la mancata sconsacrazione della chiesa rimandiamo ad un nostro articolo dedicato.
La condanna di Libera
Appresa la notizia dall’Ansa, la sede di Potenza dell’associazione Libera – nella persona della referente Marianna Tamburrino – ha condannato il gesto in una nota pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale.
“Tali gesti non fanno bene a chi, a cominciare dalla famiglia di Elisa, da anni sta chiedendo una riconciliazione nel nome del rispetto e della verità”, quindi il presidio auspica che “si possa in qualche modo arrivare a scoprire l’autore o gli autori di un simile gesto”, un gesto che “condanniamo fortemente“.
La nota di don Marcello Cozzi
Ancora, sempre attraverso la pagina del presidio potentino dell’associazione Libera, arriviamo a un comunicato stampa di don Marcello Cozzi pubblicato nel primo pomeriggio di lunedì 4 dicembre:
Che sia una bravata o meno parole così non meriterebbero neanche di essere commentate, per la loro stupida volgarità, per il carico di odio che si portano dietro ma soprattutto per quella sterile semplificazione che di certo non serve a chi ama la verità. Non c’è nulla che può mai giustificare atteggiamenti, parole, espressioni o pensieri così carichi di violenza. Leggo i diari di Elisa e vedo con tristezza come siamo lontani dalla sua solarità.