Il falso articolo dell’Ucraino che taglia a pezzi la Torre Eiffel conferma l’esistenza di una fabbrica del troll. Fabbrica con messaggi puerili, fatti al ciclostile con la stessa metodologia: video e immagini stock malamente assemblati a loghi di giornali internazionali.
Post passati poi ad account con nomi stranieri, ultimamente dell’area mediorientale, con un unico scopo: cercare agenzie di fact checking come la nostra o giornali spammando richieste tipo “Potete verificare questa notizia di cui parla tutta Internet?”
Ovviamente Internet ne parla perché loro la spammano, e lo scopo non è fare una segnalazione, ma piazzare il loro “pezzo” su pagine seguite come la nostra.
Ne riceviamo ormai un paio al giorno, bannandole e nascondendole a ripetizione, ma talvolta diventa necessario esplicare il gioco.
Il falso articolo dell’Ucraino che taglia a pezzi la Torre Eiffel e la fabbrica del troll
Si tratta dell’“operazione Doppelganger” di cui abbiamo già parlato: l’uso di loghi e immagini di giornali occidentali, diffusi in Russia dove il cittadino medio non ha modo di verificare e poi rilanciati sui social Occidentali in una bizzarra forma di “autovalidazione”.
Abbiamo già parlato di numerosi casi simili, ad esempio qui, qui e qui, peraltro rilevando come dopo le fasi più accese del conflitto tra Israele e Palestina a Gaza tecniche simili sono apparse nella disinformazione filoHamas, colpendo “grandi marchi” definiti come a favore di Israele.
Anche in questo caso come abbiamo avuto modo di spiegare siamo di fronte ad immagini stock applicate al logo di DW, noto giornale tedesco che non si sa per quale motivo invece secondo il diffusore di fake news dovrebbe diffondere testi in Inglese dalla grammatica incerta con notizie francesi.
Ma la cosa più curiosa è il nome del presunto “vandalo Ucraino”, tale Sergei Ponomarenko, figura affine a John Titor il crononauta, ma al contrario.
Laddove il sedicente Titor diceva di venire da un futuro distopico per cercare un ormai rarissimo retrocomputer IBM necessario al mondo del futuro, Ponomarenko dichiarava di essere venuto dal passato ed essersi smarrito nel presente e nel futuro, palesando almeno una foto proveniente dall’anno 1950.
Per un motivo misterioso chi ha creato i falsi articoli di DW sul “Vandalo Ucraino gli ha dato nome e fattezze di Ponomarenko il cronanuta, inventandosi però un motivo “bellico”, ovvero millantando che il vandalo/crononauta avrebbe agito per sensibilizzare l’Occidente sul fatto che la Russia vorrebbe distruggere la Torre Eiffel.
Conclusione
Il falso articolo dell’Ucraino che taglia a pezzi la Torre Eiffel fa parte di un filone di articoli fake diffusi come spam sui social da vere e proprie “fabbriche del troll”.