I finti film Pixar creati con AI non sono divertenti. Non lo sono mai stati, combinano il peggio del “forced meme”, il meme venuto male che ti viene cacciato in gola a forza col peggio del “freebooting”, ovvero il fregare contenuti altrui.
Per sottoporci “Pixar School Shooting” credendo sia vero bisogna non avere idea di come funzionino il mercato audiovisivo e Internet.
Per ipotizzare un film sulla pornodiva libanese naturalizzata Americana Mia Khalifa, su Epstein e sul meme pornografico “Two Girls, one Cup” bisogna essere del tutto a digiuno di facoltà di ragionamento autonomo, oppure essere quel tipo di “edgelord cringe” che cerca di fare lo spiritoso in cassetta segnalazioni.
Basterebbe guardare le mani delle figure disegnate in stile Pixar, da sempre tallone di Achille delle AI.
Ma come temevamo, scoperte le AI, si sono scoperti nuovi modi per usarle nel mercato delle bufale e del complottismo.