Se avete ammirato le avventure dei Guardiani della Galassia, probabilmente un pezzo di lui vi ha colpito, il simpatico avventuriero-procione Rocket Raccoon, cocreato con Bill Mantlo (attualmente gravemente invalido a causa di un incidente stradale occorsogli in passato).
Keith Giffen aveva saputo dare alle sue creazioni uno stile irriverente e umano, antesignano di quel Marvel Cinematic Universe lontano dai toni grevi e penitenti e pieno di personaggi che, pur superumani, vibrano nella loro enorme umanità.
Fu proprio con Mantlo che cominciò la sua avventura editoriale col fumetto “The sword and the Star”. Fu l’illustratore della “Legione dei Super-Eroi”, avventure futuristiche di un gruppo di eroi adolescenti provenienti da svariati pianeti nel cosmo, e collaborò alla creazione di Lobo, il cacciatore di taglie parodia di tutto quello che è “cupo, brutto, sporco e cattivo”, irriverente cacciatore di taglie alieno armato di catenacci, sigari, una potente motocicletta e un trucco da metallaro unito ad un umorismo greve e rozzo.
Ma fu con Justice League International e il duo di Blue Beetle e Booster Gold che popolarizzò l’immagine dell'”eroe compagnone”, il supereroe non più fiero e impettito, ma persona normale tra persone normali che, smessi i panni del salvatore, è in grado di ridere e scherzare, amare e fallire, godere delle piccole cose della vita anche dinanzi alle più grandi tragedie.
E ciò si riflette nel suo necrologio, ovviamente postumo.
“Io ve l’avevo detto che non stavo bene: farei di tutto per saltare un ComiCon. Grazie di tutto. Bwahahahahhahah”
Annunciando così al mondo la sua dipartita per ictus, rubando la risata dei suoi amati personaggi.