Tutti gli errori tra HIV e AIDS, spiegati

Sono passati ormai trent’anni dal film “Philadelphia”, noto per aver reso popolare e trattato finalmente con tatto il tema dell’AIDS cercando di sottrarlo dal colpevole stigma sociale in cui la società l’aveva relegato.

Ancora oggi, 30 anni dopo, c’è chi confonde HIV, sieropositività ed AIDS, continuando a creare ed alimentare un clima di pregiudizio

Tutti gli errori su HIV e AIDS, spiegati

L’HIV è il virus, l’AIDS è la malattia, o meglio il risultato del terzo stadio dell’infezione virale.

L’HIV è un lentivirus che aggredisce il sistema immunitario umano. Si trasmette mediante lo scambio di fluidi corporei e lo scambio verticale da madre a figlio.

Quindi mediante trasfusioni, scambio di sangue infetto, rapporti sessuali non protetti e durante la gravidanza da madre infetta (assai più raramente con l’allattamento).

Un’idonea prevenzione passa quindi dal sesso sicuro (quindi con preservativo) e dall’evitare rapporti sessuali promiscui, dalla profilassi pre-esposizione e dal cercare di evitare fonti di scambio di sangue e fluidi corporei. Ad esempio evitando di scambiarsi siringhe potenzialmente infette o facendosi praticare tatuaggi e piercing solo da centri che rispettino gli standard igienici e sanitari.

Se in passato il contagio da HIV era una sicura condanna all’AIDS, le moderne terapie retrovirali consentono di “congelare” lo stadio di infezione. Se il primo stadio è l’infezione acuta (il contagio) e la seconda è l’infezione cronica, mantenendo la carica virale costantemente bassa si può evitare con efficacia il terzo stadio, ovvero la sindrome da immunodeficienza acquisita, l’AIDS.

Un sieropositivo che assume regolarmente i suoi farmaci prescritti potrà avere una lunga vita senza mai sviluppare AIDS, mantendo una carica virale assai bassa.

Nonostante questo, esiste uno stigma contro l’infetto da HIV, che sovente ritorna n

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