Ci segnalano dei post assai simili, e tutti basati sulla stessa premessa: c’è un crowdfunding per un bambino malato che può essere una bambina di nome Lisa, un bambino di nome Semion o altri ragazzini dall’aspetto gracile e malato.
Un breve video ed una didascalia, sempre scritti in prima persona, descrivono il bambino come gravemente malato e bisognoso di una serie di donazioni per una difficilissima operazione che potrebbe comunque non riuscire. Gli organizzatori in questo caso promettono di donare tutta l’eccedenza alle associazioni per la cura delle malattie oncologiche pediatriche.
C’è un problema: Avast, il laboratorio per la sicurezza digitale noto per il famoso Antivirus, ha descritto il tutto come una truffa.
Il caso del tumore di Lisa e di Semion
Entrambi i video, sia quello di Semion che di Lisa, sono in russo sottotitolato in varie lingue, indizio della provenienza dell’operazione.
In entrambi i brevissimi video si vede il bambino infermo perorare la sua causa, guidando a pagine per il crowdfunding, ed entrambe presentano lo stesso “ricevente e organizzatore”, una sedicente organizzazione “Alufei Olam”, che si dichiara collegata a “World Champions”, iniziativa per raccogliere soldi per i pazienti oncologici che però non riporta nessuna delle due campagne.
Il conto corrente indicato appartiene ad una banca in Israele che accetta pagamenti in valuta locale, dollari, euro e sterline: un giro un po’ vasto per donazioni in Russia.
Secondo Louis Corron, per Avast questa operazione spicca tra le altre truffe in quanto:
“Uno degli esempi più strazianti, però, è quando le persone sfruttano il desiderio umano di aiutare gli altri, soprattutto quando si tratta di sfruttare bambini malati”.
Il consiglio di Corron è quello di verificare sempre direttamente presso le associazioni prima di donare, evitando casi di Phishing. In questo caso, se World Champions è un’associazione legittima ed affidabile, drove.com, il portale dove si poggiano le richieste per Lisa e Semion ha un’affidabilità infima su Scam Adviser, confermandosi come un caso di Phishing, ovvero un’operazione che usa un nome carico di reputazione per i suoi scopi.