Ritornano le bufale sui “violenti rifugiati Ucraini”

Quello delle bufale sui “violenti rifugiati Ucraini” è uno dei filoni tipici delle cosiddette “fonti russe”, finte agenzie di stampa che viaggiano su Telegram specializzate in operazioni coordinate di disinformazione.

Ritornano le bufale sui “violenti rifugiati Ucraini”

La storiella del tutto inventata che ci viene sottoposta raffigura il “solito gruppo di ucraini nazisti” intenti ad occupazioni violente e poco etiche, in questo picchiare un gruppo di polacchi a Varsavia per non aver detto “slava Ukraini”.

L’informazione è del tutto falsa e mistificata.

Anche omettendo il fatto che in Polonia ha un rapporto alquanto duro con Russia e Bielorussia e che la Polonia stessa è oggetto delle fake news delle fonti russe, spesso grottesche, si tratta di una vera e propria fake news.

La modalità dei creatori della bufala è sempre la stessa: prendere un video decontestualizzato e inventarci una storiella. In questo caso si tratta di una rissa tra Polacchi e Georgiani avvenuta per motivi ignoti, e l’assenza di Ucraini è stata confermata dalla polizia di Varsavia.

La bandiera ucraina secondo i colleghi del circuito IFCN ha una facile spiegazione col fatto che in tutta Europa ci sono state manifestazioni di solidarietà col popolo Ucraino, quindi portando al massimo la rissa che, ricordiamo, non comprende Ucraini, a essere motivata da sentimenti filorussi e non filoucraini.

Non è la prima volta che le fonti Russe inventano dal nulla avvistamenti di Ucraini violenti e nazisti (è successo qui, qui e qui): tutto questo serve a costruire un dissenso interno e tra i fiancheggiatori social del Putinismo.

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