Lina Medina, la bambina che partorì a soli 5 anni

lina medina

Un articolo pubblicato il 23 Aprile 2017 sul sito Le foto che hanno segnato un’epoca (archive.is) recita quanto segue:

Lina Vanessa Medina Vásquez nacque il 27 settembre 1933 a Ticrapo, Perù. Secondo i rapporti medici dell’epoca, la bambina sviluppò precocemente: a 8 mesi ebbe il suo primo ciclo mestruale (altri documenti riportano 2 anni e mezzo) e a 4 anni era in piena pubertà.

A 5 anni i genitori notarono uno strano gonfiore all’addome. Preoccupati che potesse trattarsi di una forma tumorale decisero di portare la figlia dal medico.
Il responso scioccò il mondo: la protuberanza era dovotua alla crescita di un feto. Lina era incinta di sette mesi.

Gerardo Lozada, il dottore che aveva in cura la bambina, decise di fare ulteriori analisi all’ospedale di Lima, dove Lina fu ricoverata.
Ma anche in questo caso, i risultati non lasciavano ombra di dubbio sulla sua gravidanza.

Un mese e mezzo dopo la diagnosi iniziale, il 14 maggio 1939, Lina ha dato alla luce un bambino con un taglio cesareo reso necessario dal suo piccolo bacino.
L’intervento è stato eseguito da Lozada e Dr. Busalleu , con il Dott. Colareta come anestesista.
Il suo caso è stato descritto in dettaglio dal Dott. Edmundo Escomel sulla rivista medica La Presse Médicale.
Quando i medici hanno eseguito il taglio cesareo per far nascere il suo bambino, hanno scoperto che aveva già gli organi sessuali completamente maturi da pubertà precoce.

Lina Vanessa Medina Vàsquez diede alla luce un maschietto, in perfetto stato di salute. Il neonato pesava 2,7 kg ed è stato chiamato Gerardo come il suo medico. Gerardo è cresciuto credendo che Lina fosse sua sorella, ma ha scoperto all’età di 10 anni, che era sua madre.
Morì nel 1979 all’età di 40 anni per una malattia del midollo osseo.

Lina non ha mai rivelato il nome del padre del bambino, né le circostanze del concepimento.

Anche se il padre di Lina Medina è stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali su minori, è stato poi rilasciato per mancanza di prove, e il padre biologico di Gerardo non fu mai identificato.

In età adulta, ha lavorato come segretaria nella clinica di Lozada, Lima, che le ha dato un’educazione e un contribuito per mandare il figlio al liceo.
Lina più tardi sposò Raúl Jurado, con cui diede alla luce il suo secondo figlio nel 1972. Ha sempre rifiutato di commentare il caso con la stampa.

Ci sono poche fotografie pubblicate che documentano il caso.
Una in particolare è stata scattata intorno all’inizio dell’aprile 1939, quando Lina Medina era al settimo mese di gravidanza.
Questa fotografia è di valore significativo in quanto documenta la sua condizione e la misura del suo sviluppo fisiologico.

Anche se il caso è stato descritto come un falso da parte di alcuni esponenti della comunità scientifica, un numero di medici nel corso degli anni ha confermato la gravidanza, sulla base di biopsie, raggi X dello scheletro fetale nell’utero, e fotografie.
L’estrema pubertà precoce in bambini di età di 5 anni o inferiore è molto rara e la gravidanza e il parto in questi casi sono anch’essi estremamente rari.

Lina Medina Vásquez, figlia di Tiburelo Medina e Victoria Losea, nacque il 27 Settembre 1933 nel distretto di Ticrapo, in Perù. Quando aveva 5 anni i suoi genitori iniziarono a preoccuparsi per il suo stato di salute: la bambina accusava nausee, inappetenza e il suo ventre si mostrava in continua crescita fino a raggiungere dimensioni preoccupanti. Un poliziotto del villaggio di Ticrapo convinse il padre a portarla in ospedale. Tiburelo Medina trasportò così la sua bambina all’ospedale di Pisco, dove incontrarono il giovane direttore Gerardo Lozada. Il medico, in una prima valutazione, pensò a un tumore. In seguitò notò che la bambina, nonostante la giovanissima età, già sviluppava i seni. Su Lina vennero dunque eseguiti esami più approfonditi fino a quando le venne diagnosticata una gravidanza con un feto in crescita di ben sette mesi.

La madre di Lina riferì che sua figlia ebbe le prime mestruazioni a soli 8 mesi.

Il 14 Maggio 1939 a Lima, decine di dottori assistettero al parto cesareo – il suo bacino era troppo minuto per consentire che la gravidanza proseguisse regolarmente – al quale operarono il dottor Gerardo Lozada e il collega Alejandro Busalleu, insieme all’anestesista Rolando Colareta. Al bambino, che alla nascita pesava 2,7 kg, venne dato il nome Gerardo in onore del dottor Lozada. Il caso di Lina Medina finì sotto i riflettori della stampa e dei curiosi, tanto da portarla a usare il nome Rosa una volta iniziate le scuole per tenersi lontana dalle indiscrezioni.

A fornire una documentazione approfondita sul caso fu il ricercatore Edmundo Escumel, che nella rivista La Presse Médicale spiegò che la prematura comparsa del menarca di Linda Medina era attribuibile a un disturbo ormonale straordinario di origine pituitaria, ma che sull’identità del padre biologico la bambina non poteva dare risposte precise. Secondo Wikipedia il padre di Lina venne accusato di abuso sessuale e incesto, ma la condanna decadde per insufficienza di prove.

Il piccolo Gerardo crebbe nella convinzione che Lina fosse sua sorella, fino all’età di 10 anni.

Su Snopes leggiamo che sei mesi dopo il lieto evento, sul New York Times riportavano che un chirurgo del Public Health Service degli Stati Uniti attestò l’autenticità del caso di Lina Medina. Nel 1941 Paul Kosak, psicologa (al femminile in quanto preceduto da Mrs.) e specialista in Educazione dell’Infanzia ottenne l’esclusiva per effettuare dei test di intelligenza sulla madre bambina e sul piccolo Gerardo. I risultati fecero emergere una condizione di perfetta normalità.

Gerardo morì nel 1979 in seguito a una grave malattia.

Lina Medina e suo marito Raúl Jurado ebbero nel 1972 un secondo figlio. Oggi vivono in un quartiere povero di Lima detto Piccola Chicago. Oggi Lina denuncia le mancate promesse del Governo Peruviano, perché il quartiere dove si trova a vivere versa nel degrado ed è stretto nella morsa della microcriminalità. «L’hanno lasciata in povertà, mentre in altri paesi la sua condizione avrebbe avuto assistenza dallo Stato» afferma Jose Sandoval, ostetrico autore del libro Mother Aged 5. 

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