In queste ore diversi quotidiani – e non solo – stanno riportando alla luce alcuni vecchi tweet di Elly Schlein con parole colorite indirizzate soprattutto ad Enrico Letta e Marco Travaglio.
Gli articoli sono comparsi su Corriere della sera, Il Giornale e TPI. Non mancano i commenti pubblicati nelle ultime ore e che rinnovano, del resto, l’attenzione sui vecchi tweet di Elly Schlein postati nel 2013. I lettori di Bufale.net, considerata una certa risonanza di questi articoli, chiedono se quei tweet esistano o siano mai esistiti.
I vecchi tweet di Elly Schlein
I vecchi tweet di Elly Schlein sono ancora online ed esistono anche in versione archiviata.
In ordine cronologico, il 7 marzo 2013 l’attuale segretaria del Partito Democratico aveva twittato contro Marco Travaglio le seguenti parole (qui la versione archiviata):
E quel sorrisetto del ca**o d Travaglio, che potrebbe avere solo uno stron*o che ha altri due passaporti nella tasca interna del cappotto
Il 21 aprile 2013, invece, Elly Schlein twittò contro Enrico Letta in risposta a un tweet dell’account tweet politica (qui la versione archiviata):
Se fanno premier Enrico Letta, con tutti i danni che ha fatto già solo nel PD, LA MARCIA SU ROMA LA FACCIO IO.
Le reazioni sui social
Per il momento Elly Schlein non ha commentato su questo ripescaggio di vecchi tweet, ma gli utenti si stanno riversando in massa con commenti di vario tipo. Alcuni esempi:
Tweet contro Travaglio
“Non conoscevo queste perle Signora. Se continuasse così potrei persino tentare di votarla”;
“Parole dure di una donna davvero strana”;
“Ho pensato ad un account parody. Invece no. Daje tutta Elly”;
“Con questo “memory” panico e sconcerto nelle truppe contiane, rocco casaliniane (2.0), bersaniane, dalemiane, bettiniane, emiliane, bocciniane”;Tweet contro Letta
“Eppure a 10 anni di distanza è proprio lui che ti ha appoggiato per la segreteria.. com’è strana la vita”;
“Ducessa”;
“Non mi sembra sia successo. Se mantieni la parola data come in questo caso siamo a cavallo”;
“Pericolo fascismo”;
“Camerata Schlein gvidaci al palazzo”;